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Spaghetti risottati con pomodoro fresco e camembert

Uno dei primi piatti più rappresentativi della cucina italiana, impreziosito con il gusto avvolgente del formaggio Camembert: Spaghetti risottati con pachino fresco, basilico, Parmigiano Reggiano e Camembert.

 

 

 

  • Spaghetti: 250 gr
  • Pachino: 20
  • Basilico: 3/4 foglie con il gambo (per il soffritto) e altrettante per condimento e guarnizione
  • Camembert: 4 fette
  • Parmigiano Reggiano: q.b.
  • Olio evo, sale, peperoncino
  • Vino bianco: mezzo bicchiere
  • Zucchero: mezzo cucchiaino
  • Scalogno: uno

Dosi per: due persone

Per prima cosa, lavare accuratamente i pachino e dividerli in 4 parti.

Tagliare 4 fette di camembert (tolto precedentemente dal frigo) e ridurle in piccoli dadini.

Scaldare un giro d’olio in una padella anti aderente con:

  • peperoncino
  • scalogno tagliato in grosse falde
  • foglie di basilico con il gambo

Appena l’olio inizierà a sfrigolare, aggiungere il vino bianco.

Quando la parte alcolica sarà evaporata del tutto, estrarre lo scalogno e le foglie di basilico.

Abbassare il fuoco e inserire i pachino nella padella. Coprire leggermente e far cuocere per 3/4 minuti.

Aggiungere lo zucchero e regolare di sale

Lessare gli spaghetti per metà del tempo necessario e trasferirli umidi nella padella.

Unire un paio di foglie di basilico spezzate (con le mani) in pezzetti grossolonai

Lasciare insaporire senza girare (lo spaghetto potrebbe rompersi) per circa un minuto.

A questo punto, iniziare la risottatura e versare poca acqua per volta, solamente quando la base si asciugherà.

Continuare la cottura, versando acqua solo quando necessario e sempre in piccole quantità.

Quando gli spaghetti saranno cotti, spegnere la fiamma e aggiungere ancora mezza tazzina d’acqua di cottura.

Inserire il camembert, lasciando da parte qualche cubetto.

Mantecare lo spaghetto con il formaggio e far insaporire.

Impiattare e aggiungere una spolverata di parmigiano, un giro d’olio evo e il camembert rimasto.

Guarnire con una foglia di basilico.

Andrea Pantagruel